mercoledì 27 ottobre 2021

Armiamoci e partite. Di vizi e di virtù dell'italiano medio.

Quanti di quelli che gridano libertà con lo spritz in mano,hanno mai fatto uno sciopero per disoccupati, cassaintegrati, precari?
Quanti di queste persone hanno mai organizzato , proposto e firmato petizioni a favore della sanità pubblica?
Quanti di questi " partigiani " hanno espresso solidarietà e vicinanza, quando la più bieca logica " capitalistica " riduceva ai minimi termini l'istruzione pubblica e falcidiava i trasporti?
Avete mai fatto una manifestazione, un presidio? Vi siete mai esposti contro il vostro datore di lavoro, perché si fotteva metà del vostro stipendio non dichiarandolo all'erario? Avete mai manifestato pubblico dissenso contro il potere economico,  politico, massonico e mafioso?
Ma soprattutto vi siete mai indignati quando la politica, braccio armato del potere tecno- economico, umiliava e bastonava lavoratori dello spettacolo, commercianti e imprenditori onesti del settore della  ristorazione.
Per molti di voi,al massimo, dopo una settimana di lavoro, frustrante e faticosa, il dissenso era quello di postare sui social, la vostra contrarietà alle scelte dell'allenatore della vostra squadra del cuore.

Una splendida agonia.

Cammini poi cammini più veloce; poi corri in un impulso che ti porta al desiderio di farlo sempre di più e  meglio. Arriva quindi il momento del pensiero folle di preparare una maratona, come se poi si potesse preparare una "splendida agonia" lunga 42km 195m. Mi ritrovo comunque alla fine del secondo mese di splendide corse in solitaria, cadenzate da pensieri strani che non ti lasciano mai, dai beep del tuo garmin che ogni tanto impazzisce dandoti l'illusione di  essere diventato improvvisamente una gazzella degli altipiani, dal terror panico di calpestare con le tue scarpe nuove una deiezione di un cane stitico sempre meno comunque del proprio 
idiota; che asociale per natura lo tiene a debita distanza con un guinzaglio lungo chilometri che rischia di far cadere rovinosamente per terra decine di persone. Nonostante questo tutto ciò mi piace resta il fatto che ora dovrei lavorare ma non ne ho voglia.

In direzione ostinata e contraria

Qualcuno mi ha detto che il tema della legalità ad un  certo punto può stancare.
 A quella persona ho risposto che la legalità non è uno spot veicolato da potenti mezzi di comunicazione; che ad un certo punto perde il suo appeal.
Il tema della legalità, intesa non solo come lotta al crimine, è dovere civico, specie per una comunità come quella italiana, che della legalità ha fatto sempre scempio, attraversata periodicamente da violentissime pulsioni autoritarie.
Quindi partecipare, organizzare, pubblicizzare, iniziative di qual si voglia natura, sul rispetto "sacro" delle regole e della nostra bellissima Carta Costituzionale dovrebbe essere volontà comune di tutti i cittadini.
Perchè parlare di malaffare non è mai sbagliato, bisogna però farlo nel modo opportuno, in presa diretta, dalla viva voce di chi ha scelto di "viaggiare in direzione ostinata e contraria".
Bisogna anche evitare, come teorizzava l'eccelso Sciascia, di diventare professionisti dell'antimafia; raccontare il crimine, non è una professione.
Capire il perchè della devastazione morale e materiale delle nostre contrade, non è infangare, denigrare e diffamare nessuno.
Dire che il crimine è mutevole e cangiante, che si cela molto abilmente dietro una severa grisaglia non è peccato.
Perchè a Reggio Calabria, come a Duisburg, a Milano come a Torino, passando per le lontane e misteriose contrade del continente Australe; l'apparato tentacolare del malaffare internazionale muove con le più moderne e sofisticate tecniche finanziarie decine di miliardi di euro.
Perchè la volonta di potenza, trasformata in accumulo compulsivo di enormi quantità di denaro arricchisce pochi e droga in profondo il normale corso dell'economia, che nel suo autoregolarsi, dovrebbe eliminare, almeno in parte alcune diseguaglianze.
Perchè il crimine non ha più targhe ed indirizzi, non abita solo nel quartiere  Archi di Reggio Calabria, a Brancaccio nella storica Palermo o a Napoli Nord alla voce Secondigliano.
Ecco perchè ogni cittadino dovrebbe interessarsi al problema, perchè magari la piccola ditta che ti ristruttura casa fa da "lavanderia" o da prestanome a loschi figuri, oppure perchè l'assessore al quale hai dato la tua fiducia telefona dagli eleganti uffici del Pirellone, alla comunità degli "amici degli amici" per chiedere sostegno elettorale e protezione.
Il crimine è dietro la porta di casa ed è quindi necessario fare attenzione, perchè tutti siamo attori e spettatori contemporaneamente di un triste e desolante spettacolo che parla del trionfo becero dei nuovi barbari.

mercoledì 20 ottobre 2021

Estetica della geografia umana. Note a margine su Mimmo Lucano.

Io lo so da che parte stare,
La mia patria è circondata dal mare, 
da lontano vedo barche con uomini, donne e bambini.
Io li ho visti sbarcare con gli occhi grandi, non arrendersi e pensare che c'è sempre un occasione.
Li ho visti ed ho pensato che la storia non la fermi, perché corre più veloce di qualsiasi mediocre che pensa che basti un bollo, una firma e due note burocratiche. 
Ho visto il faccione bonario di Mimmo " u gurdu", che dice : " l' aiuto è dono che non si rifiuta a nessuno".
Questa sera vi ha guardato tutti in faccia Mimmo da Riace, non vi ha insultato, non vi ha maledetto, ecco perché sono sicuro che lui alla fine vincerà, mentre voi biechi esserini composti solo dal vostro risentimento e dal vostro nulla lo guarderete da lontano; da molto lontano.

Il nesso

Ieri sera dopo una giornata lavorativa intensa mi reco di gran carriera al supermercato, prima che chiudesse i battenti, per acquistare alcune cose  che mancavano dal nostro frigorifero.
Fermo al semaforo ,con il cervello ormai spento da un pezzo, sulla mia sinistra una potentissima bmw di ultima generazione.
Dopo più di un minuto di attesa finalmente il verde, ingrano la prima, mollo la frizione e parto di gran carriera direzione Coop.
La mia macchina percorre velocemente circa 500 m, all'improvviso dallo specchietto retrovisore lato guidatore, vedo avvicinarsi a folle velocità, il potente bolide nero.
Prima del sorpasso mi restano ancora pochi secondi per intravedere il giovane conducente, che con una faccia a metà tra la bestia feroce ferità ed il pilota di formula uno dell'Inps, da sfogo a tutti i cavalli nascosti nel motore del potente gioiello tedesco.
Mi accorgo allora di aver disturbato, con il mio gesto inconscio, la sua onorabilità di "pilota provetto" e di aver mancato di rispetto, con la mia Hyundai di soli  135 cavalli,al solo oggetto che sicuramente gli provoca qualche erezione o qualche simulacro d'orgasmo.
Affianco il novello Senna  al semaforo successivo, abbasso il finestrino della mia auto e gli dico che non era mia intenzione urtare la sua suscettibilità.
Sarà stato il tono sarcastico delle mie parole, oppure la sua mente devastata da chissà quale fenomeno biochimico, il giovincello mi manda a fare in culo e parte ancora più a razzo della prima volta, rischiando però questa voltà di finire contro una pensilina di una fermata degli autobus.
P.s. La riflessione è sempre la stessa: perchè al crescere della cilindrata aumenta anche l'idiozia e la pericolosità sociale?

domenica 17 ottobre 2021

Contromano.

Contromano è un film cinico, grottesco, surreale, disincantato. Antonio Albanese gioca con diversi registri narrativi, sorretto dal talento straordinario e dalla sua versatilità che ci fa ridere, piangere, riflettere. Il film parla di migranti da un punto di vista " terzo " niente mondialismo, cosmopolitismo e buonismo modaiolo e noioso. Fra " negri e disabili " il cinismo del film disturba ma soprattutto regala a chi lo vede, una posizione sul tema " diversità " mai banale e scontata. Solo Antonio Albanese, il più grande attore italiano contemporaneo, può permettersi di scrivere e interpretare un film così controverso e reale. Solo Albanese nei suoi film può permettersi di dire ad un ragazzo africano " negro di merda " e di mettere in bocca ad un disabile, frasi come:" comunque sempre w la figa ". Perché quando c'è poesia e arte anche le presunte volgarità diventano messaggi positivi.

sabato 16 ottobre 2021

Lo stato dell'arte.


1 - L'aumento di stipendio forse ci sarà ma si tratterà di 600 euro l'anno, da Viale Trastevere ci avvertono che se non dovessero bastare i soldi, sono pronti buoni spesa della Coop.
2 - Lo  scatto dell'anno 2013 verrà accorpato nei buoni spesa citati nel   primo punto.
3 - Ai docenti sprovvisti di green pass ( pochissimi )  non saranno più comminate delle  multe ma solo la sospensione dal servizio, con l'obbligo di frequenza e compiti di recupero.
4 - I furbacchionii che compreranno la lavastoviglie con le 500 € della carta del docente saranno rinchiusi nelle carceri della Guyana francese con l'obbligo di seguire tutte le dirette di Orizzonte Scuola, naturalmente pagando di tasca propria il collegamento.
5 - Chi vuole può frequentare il milionesimo corso sulla compilazione del PEI, sempre che qualche giudice amministrativo non si svegli la mattina dicendo che è tutto uno scherzo.
6 - Il corso obbligatorio per l'inclusione non è obbligatorio, siete caldamente invitati a partecipare in orario non di servizio, magari durante il ponte di novembre, altrimenti "sembra male". 
7 -  Inverno anticipato? Avete chiuso le finestre o fate cambiare l'aria continuamente?
8 - Mancano poco più di due mesi alle vacanze di Natale.

lunedì 11 ottobre 2021

Pericolosi dinosauri.

 Ti trovi tuo malgrado in situazioni dove capisci come funziona veramente quell'organismo poliforme chiamato stato. In Italia comandano le corporazioni, guidate da una gerontocrazia buona per tutte le stagioni. Tratto distintivo di questi signori é il sentirsi come un qualunque signorotto medievale al di sopra della legge in spregio a regole e sentenze. Peggio dei peggiori mafiosi che contrariamente a quanto si pensa hanno un "piano odioso" ma chiaro di dominio sulla comunità; agendo dal di fuori e non dentro le istituzioni. Quello che fa paura é che questo sistema cancerogeno non lo sradichi con i normali processi politici e amministrativi. Bisogna aver paura più di un iscritto all'ordine di una qualunque lobby professionale che di un killer della ndrangheta. Altro che costi della politica e rottamazione, qui bisogna rifondare l'idea di comunità.

Obbligati all'idiozia.

Ci hanno tolto i servizi sanitari minimi, le scuole cadono a pezzi, piene di personale demotivato e frustrato.  I nostri figli nascono con migliaia di euro di debiti, destinati a crescere nel tempo. Viaggiamo su autostrade fatiscenti, intasate di tir, costose e pericolose. Le multinazionali straniere tra poco compreranno pure l'aria che respiriamo. Le mafie drenano cento miliardi di euro all'anno all'economia legale, la disoccupazione, nonostante la ripresa economica, continua a far paura. Una grossa percentuale dei nostri giovani non studia e non lavora. Le periferie delle nostre città  sono delle bombe  sociali. Gli stipendi dei lavoratori perdono potere di acquisto. Gli eventi meteorologici " estremi " distruggono territorio e vite umane, perché il territorio fragile dello stivale viene continuamente stuprato e devastato. Le banche comprano il denaro ad 1 e lo rivendono a 10, come un qualunque clan mafioso, impera e cresce l'evasione e l'elusione fiscale. In Europa siamo tra gli ultimi per istruzione e informazione. Tra poco per fare una doccia calda, dopo una fredda giornata invernale o un pieno di benzina bisognerà rivolgersi ad Agos, nel mentre organizzazioni politiche che si rifanno al totalitarismo ululano alla luna il sostantivo libertà, dietro lo scudo del pass verde.

Cento domeniche.

Albanese come sempre è magistrale nel ruolo dell'uomo comune, quello fuori dai canoni correnti, la persona onesta che crede  nella buona...