venerdì 23 ottobre 2020

Repetita iuvant.

Profondi silenzi, paure recondite e incubi reali, suoni e demoni, tempo sospeso e corse in avanti. Occhi sbarrati, vigilanza notturna e strafottenza diurna. Rumore di passi nelle strade vuote, file di carrelli vuoti che repentinamente si riempiono di plastica, carboidrati e grassi idrogenati. Di linee che cadano, di cristalli liquidi e di disagio crescente. Scelte affrettate e notti piene di suoni di ambulanze revisionate. Di camici bianchi, soldi pubblici e ladri privati, di libero mercato, complotti, Bill Gates. Di immorali profitti e tasse non pagate. Di giornate piene di zoom, meet e di inetti amministratori del pubblico disastro, di chi non ascolta, di chi ascolta e non capisce. Tempo di fiale, vaccini, influenza e umido autunno. Di vita che cambia, di pubblico, privato e tamponi  processati. Di docenti passivi e di nuovi eroi. Di corsi,concorsi e ricorsi. Della solita vecchia immarcescibile ipocrisia italica.

Cento domeniche.

Albanese come sempre è magistrale nel ruolo dell'uomo comune, quello fuori dai canoni correnti, la persona onesta che crede  nella buona...