giovedì 30 settembre 2021

Mimmo Lucano, colpevole di umanità.

Se stupri, se fai una rapina, se sei un usuraio che pesta a sangue chi non paga i " debiti ".
 Se trasporti cocaina e eroina da un continente all'altro.
Se dirigi una multinazionale ed i tuoi operai muoiono come pesciolini in una nassa, perché alla fine dell'anno il segno  più deve prevalere nel tuo bilancio.
Se sei un magistrato corrotto che la sera " gozzoviglia " a pasta e carne con i mafiosi.
Se sei un tutore delle forze dell'ordine,che massacra di botte fino ad uccidere inermi cittadini.
Se evadi, una montagna di denaro, distruggendo il futuro della comunità. Se fai tutto questo e anche altro, quanti anni pensate di prendere da un tribunale? In Italia meno di tredici anni e due mesi.

giovedì 23 settembre 2021

Per essere mafiosi!!!

Perchè per essere mafiosi non bisogna necessariamente appartenere a famiglie di mafia. 
Essere mafiosi non significa solo chiedere il pizzo, trafficare in droga, infiltrare le istituzioni con metodi violenti.
La mafia è sempre in mezzo a noi, dove non ti aspetti di trovarla, dietro facce apparentemente rassicuranti.
Le incroci per strada, fanno la fila al supermercato, pagano i bollettini dell'energia elettrica e del gas facendo la fila alla posta.
Ricoprono effimeri posti di potere, ed ogni santo giorno abusano meschinamente del loro ruolo per sfogare frustrazioni e naturale istinto animale, prevalente in siffatti figuri.
Sono capaci di complicarti la vita se non stai in guardia, sono servi figli di servi cresciuti nell'obbedienza cieca al più forte del loro gruppo.
Si consolano e si pentono comodamente protetti all'ombra delle loro rassicuranti parole d'ordine, predicano amicizia e fratellanza, accoglienza e integrazione e poi gozzovigliano insieme a uomini vestiti color porpora  o vestiti di "eleganti" capucci neri.
Danno assistenza e istruzione ai poveri, agli ultimi, ai disederati non prima di aver letto un capitolato di appalto e firmato un ricco contratto.
Poi ci sono quelli che vendono la dignità, semmai ne hanno posseduta una, per quattro "misere lire",  infatti sono disposti ad offendere, umiliare, segregare e non mollano la presa fino a quando non raggiungono l'obiettivo.
Ti tradiscono, ti spiano e poi come squallide iene si cibano della tua carcassa, quando però tornano a casa intorno al desco raccontano di giornate ricche e stimolanti passate ad aiutare il prossimo, poi certo per i peccati c'è una comoda e rassicurante chiacchierata con il rappresentante dell'altissimo.
Sono mafiosi con l'aggravante dell'ipocrisia usata per scavalcare, consolidare e vivere la loro vita meschina fatta di squallidi episodi che costellano la loro miserrima esistenza.

domenica 19 settembre 2021

L' eretico.

Eresia  (dal gr. airesis, il cui significato originario era «presa, scelta, elezione, inclinazione, proposta») ...
Ho sempre amato gli eretici, quelli che sbagliano ma scelgono, che vivono nella luce.
Il più grande coraggio è di chi prende posizione, di chi è consapevole che facendolo pagherà un prezzo. L' eretico cambia la direzione del suo cammino, ma non cambia il suo approccio al naturale fluire della vita, sempre chiaro nella sua disarmante semplicità. Il fastidio che suscita l' eretico è la prova che l' omologazione impera sulla tavola reclinata delle nostre coscienze. L' eretico  dice la nostra cultura " religiosa " esce fuori dai canoni della retta via, bestia immonda che non segue il verbo, ma si permette di contestarlo e di non considerarlo. L' eretico è un pastore eremita che vive sulla cima di una montagna lontano da tutti; solo che da lì il panorama è bellissimo, l'aria è pura, l' acqua è fresca e cristallina.

martedì 7 settembre 2021

Faber.

Una riflessione sui Rom, straordinaria e attuale. Un pensatore, un gigante della musica, anima salva in mezzo ad anime perse nel buio della propria coscienza. Una boccata di ossigeno in mezzo ad aria mefitica impastata di odio, di risentimento, di orgogliosa e propagandata ignoranza. Contro l'intolleranza data in pasto ad un umanità sofferente e guardinga nel difendere povere e misere briciole di pane. Una voce, quella di Faber, attuale più che mai e della quale la gente di buon senso sente una disperata mancanza. Confusa tra ragli di xenofobia e razzismo, in mezzo a mestieranti della parola, che intingono i loro editoriali mattutini, nell'acido cianidrico della loro cattiva coscienza, la voce di uno dei poeti più grandi del Novecento sarebbe servità a farci respirare aria nuova, intossicati come siamo dal tanfo dell'indifferenza e della cattiveria.

Cento domeniche.

Albanese come sempre è magistrale nel ruolo dell'uomo comune, quello fuori dai canoni correnti, la persona onesta che crede  nella buona...