C'è il tempo dello strazio, del cuore che si ferma, del freddo alla schiena, del buio che ti avvolge, di un tempo feroce, di mille ululati. È il tempo sghembo di tuoni rumorosi e fulmini all'orizzonte senza nuove albe. Intanto il pianto dei bambini passa veloce come acqua nel greto di un torrente senza ciottoli. È il tempo del profitto, dei latrati di cani randagi, della cattiveria gratuita senza senso, della perdita di senso, del male banale e del male accettato. Non voglio vivere così, non voglio accettare che gli anni che passano , facciano da cornice all'orrore quotidiano, che viaggia in rete alla velocità della luce.
Posso solo urlare il mio " schifo ", sperando che basti.
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