mercoledì 11 agosto 2021

Autostrada

In autostrada mi succede spesso di riflettere su determinati aspetti del "idiota- tipo" al volante. Non mi sfuggono mai delle costanti che si ripetono sempre uguali a se stesse. Cominciamo con il dire che la principale di queste costanti è la cilindrata del motore. In parole povere le dimensioni e  la potenza di un motore non corrispondono mai alla dimensione e potenza del cervello dell'autista. Le peggiori coglionate vedono interpreti fondamentali queste povere bestie che scambiano il proprio veicolo dal motore a scoppio, come un mezzo capace di superare la velocità della luce. Poi ci sono i conducenti dei Suv, li osservi e pensi che Cesare Lombroso non era certamente il bieco razzista che viene descritto sui libri di storia. Abbiamo due tipi di conducente di Suv: il "coglioncello" figlio di papà che ti riporta con le sue manovre azzardate, ad un sano desiderio di aggiunta nel codice di procedura penale delle pene corporali e il nonnetto arzillo "lampadato" che ha scambiato la sua macchina per un surrogato della sua ormai ultima e remota erezione. Tra tutta questa varia umanità spicca una figura mitologica: la ragazzina fighetta neo- patentata alla guida della macchinetta sportiva regalata da papino. Personaggi che popolano le nostre strade, che si trovano solo in Italia, che pensano che basti mettere a repentaglio la vita delle persone per essere annoverati nella specie umana.

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