sabato 26 giugno 2021

Cronaca semiseria di una serata normale.

Ieri  serata afosa, mitigata solo da qualche temporale nelle vicinanze. Aria comunque meno pesante e inquinata. In giro fra salamelle fumanti, birre spillate e saggi di danza. Musiche anni 80/90 accompagnano questo tranquillo fine giornata di giugno. Odori  che anticipano l' estate e qualche ubriaco che cerca disperatamente un contatto, si accontenta anche di una rissa verbale. Impazza senza freni, per le vie dell'antica cittadina,  chiede scusa quando la birra gli concede una pausa. I giardini del Barbarossa umidi e verdissimi questa sera danno riparo ad un coppietta che cerca sfogo agli ormoni accumulati durante l'umida giornata. Giri e rigiri e torni da dove eri partito nel lungo vialone pieno di colori, improvvisati e attempati disk-jockey fanno ballare donne mature che nel muoversi incontrollato delle loro articolazioni cercano una perduta giovinezza. Qualche passo più avanti il multietnico quartiere mostra a tutti giovani e nerboruti uomini creature di un altro mondo venuti a "rimpolpare" il meticciato. Incrocio velocemente gli occhi di una bella signora che furtivamente ammira le giovani membra, lei abbassa lo sguardo, avrei voluto dirle che non la giudico e che la cosa mi ha anche divertito. Incontro qualche giovane studente scontento della sufficienza in geografia che finge di non vedermi; sorrido e proseguo. Gioco intanto con il mio cucciolo d'uomo ritrovando una dimensione che credevo di non possedere. La serata passa velocemente, i fumi dell'alcool movimementano il quartiere solitamente sonnacchioso. È venuto il momento di ritirarsi non prima di gustare un panino con la salamella ed una birra alla spina. Su un tavolaccio unto e bisunto trovano riparo gli oggetti della mia tasca e su una panca da sagra paesana riposano le mie gambe. Divertito guardo ancora, con mia moglie l'attempata signora che cerca di mischiare le movenze brasiliane alla sensualità cubana; naturalmente il risultato è grottesco e divertente allo stesso tempo, al confronto la simpatica soubrette Gegia negli anni ottanta sembrava Sharon Stone in una serata ispirata.  Penso è troppo sono quasi le due di notte e decidiamo di tornare a casa. Il mio cucciolo dorme e insieme a mia moglie pregustiamo qualche ora di sonno continuato. Sull'uscio di casa la nostra attenzione è attirata da sobri fuochi d'artificio che danno la stura all'ultimo atto di una serata tranquilla e divertente. Jacopo intanto si sveglia e con gli occhi pieni di sonno e meraviglia guarda il "compassato" spettacolo pirotecnico; penso ai fuochi della festa del Santo Patrono del mio paese esplosioni che al confronto il bombardamento di Londra dell'aviazione tedesca o l'assedio di Stalingrado appaiono come poca cosa. Giuro che in quel momento ho apprezzato la compostezza dell'azione pensando subito al letto che mi aspettava. Ma la serata riservava una sorpresa; un ombra furtiva da un balcone vicino aspetta la fine dello spettacolo pirotecnico, prima di far risuonare nella notte padana, con una perfetta dizione la sua disapprovazione con una frase classica e intramontabile: " andate tutti a fare in culo!!!". Prima sbigottito, poi divertito decido che la serata può finire qui.

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