Esigenza di raccontarsi in maniera disordinata. Voglia di comunicare, anche quando non farlo sarebbe meglio. Tensioni da scaricare, flusso di coscienza come cura e tanta voglia di lasciare, magari solo per un secondo,un attimo di riflessione. Alla fine siamo quello che "scriviamo". Parole usate con cautela e rispetto,questo il principio che mi guida. Buona lettura!!!
domenica 2 maggio 2021
Certi compagni e certi credenti.
Certi "compagni" sono uguali a certi "credenti". Sono bravi a ripetere, da "grandi intellettuali", i soliti luoghi comuni, le solite "preghierine", ma mancano del minimo senso di solidarietà umana; mancano del senso dell'altro; mancano di capacità di ascolto; per loro, cosa ancora più grave, " il dolore degli altri è sempre un dolore a metà" .I primi, si riempiono la bocca di Marx, Lenin e Gramsci ; i secondi , del Vangelo, di Dio e del Paradiso. Certi "compagni" e certi "credenti" , non sanno Inferno ci andrebbero insieme:chi col pugno alzato e chi con le mani giunte.
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