mercoledì 29 aprile 2020

Docenti sempre.

Eppure pensavo sul treno, che veloce corre verso sud, al lavoro dell'insegnante come il lento scorrere di un fiume, alla pazienza, agli spazi di libertà degli studenti, a tutto quello che per loro è velocità, battito d'ali, per il docente è costruzione paziente di saperi mai cristallizzati e inquadrati in scialbi algoritmi cataloganti presunti saperi.
Penso alla lenta e inesorabile passione che nasce quando impari che i conflitti si smussano con paziente lavoro di lima e ascolto; non certo nella giostra pedagogica di presunti esperti e nelle stanche teorie inconcludenti di " strizzacervelli" senza passione.
In mano a burocrati che scimmiottano formule pseudoscientifiche che non ci appartengono, la scuola muore sotto i colpi dell'efficientismo fine a stesso.
Per questo auguro a tutti i docenti novelli eroi post- moderni buone vacanze.

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