Anni passati a parlare al basso ventre dei cittadini. Il sapore rancido di un giustizialismo anarchico, scientificamente confuso con la voglia legittima dell'onesta. Avversari politici messi alla gogna per uno scontrino di pochi euro, la favoletta tossica dei costi della politica, dei politici assenteisti, malati terminali, messi alla berlina da legioni bene addestrate a spalare letame. I processi sommari via web, le parolacce come programma di governo, la costituzione vecchio orpello per decerebrati, la Montalcini vecchia puttana.Tutto è il contrario di tutto, l'ignoranza manifesta come punto d'arrivo, ma soprattutto la storiella palingenetica della magistratura come cura di tutti i mali. Caro Beppe Grillo, io non so se tu figlio sia innocente, ma dalle mie parti si dice:" cu sputa all'ariu nci cadi nta faccia", volendo significare che un po' di sana onestà intellettuale e di autocritica, anche quando si conquista il potere, non guasterebbe, specie a chi come te pensava di essere Napoleone ma è soltanto un guitto mediocre e triste a cui milioni di cittadini hanno dato ascolto.
Esigenza di raccontarsi in maniera disordinata. Voglia di comunicare, anche quando non farlo sarebbe meglio. Tensioni da scaricare, flusso di coscienza come cura e tanta voglia di lasciare, magari solo per un secondo,un attimo di riflessione. Alla fine siamo quello che "scriviamo". Parole usate con cautela e rispetto,questo il principio che mi guida. Buona lettura!!!
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