Luis Sepúlveda.
Solo grazie. Forse troppo presto, sicuramente troppo presto.
Quando muore uno scrittore come te, resta il rimpianto degli anni che "qualcuno" avrebbe potuto regalarti.
Semplice, immediato, fluente, pieno di tenera nostalgia e soprattutto sempre pronto a raccontare e a farsi conoscere, senza infingimenti o artifici retorici, che non siano quelli della tua enorme voglia di vita, descritta magistralmente in parole mai svuotate di senso, perché sempre "rispettate" ma mai abusate.
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