Mattia torna, nel buio di una notte lunga e con poche speranze, Mattia torna!!!
La forza e la resistenza di questo gigante, che ha portato a spasso , per tanti chilometri, la gioia di vivere, sia di monito a chi pensa di mollare. Mattia e Valentina vedranno nascere la loro bimba, racconteranno all'angelo che arriverà tra poco della loro maratona più faticosa. Spiegheranno quanta fatica, sudore e lacrime sono servite per superare il " muro ", quella specie di grosso ostacolo che è stato più, molto di più del fatidico trentesimo chilometro di una maratona, quel burrone da evitare, che in condizioni normali affronta chi almeno per una volta nella vita ha coperto la distanza di Filippide l'Emerodromo. Mattia e Valentina diventeranno, loro malgrado, uno dei simboli più potenti di questo evo ancora da decifrare e che per questo fa tanta paura. Saranno vessillo di una nazione derisa e lasciata sola nel momento del bisogno, del grande cuore di questa penisola, popolata da tribù chiassose, disordinate e anarchiche; che nel momento del bisogno diventa esempio brillante di unità e voglia di farcela. Quindi, in questo turbinio di emozioni disordinate, nella notizia bella di due giovani che c'è la fanno, si rinnova quella speranza che gli antichi romani ritrovavano nel culto della dea Spes. Una divinità che personificava spesso la speranza per il buon raccolto, o per la nascita e la crescita dei bambini. Continuerete a correre, nonostante un destino cinico e baro, nonostante gli avvoltoi mangia carcasse che per un like o una copia in più, si sono buttati come sciacalli affamati sulla vostra bellissima storia d'amore e di corsa.
La forza e la resistenza di questo gigante, che ha portato a spasso , per tanti chilometri, la gioia di vivere, sia di monito a chi pensa di mollare. Mattia e Valentina vedranno nascere la loro bimba, racconteranno all'angelo che arriverà tra poco della loro maratona più faticosa. Spiegheranno quanta fatica, sudore e lacrime sono servite per superare il " muro ", quella specie di grosso ostacolo che è stato più, molto di più del fatidico trentesimo chilometro di una maratona, quel burrone da evitare, che in condizioni normali affronta chi almeno per una volta nella vita ha coperto la distanza di Filippide l'Emerodromo. Mattia e Valentina diventeranno, loro malgrado, uno dei simboli più potenti di questo evo ancora da decifrare e che per questo fa tanta paura. Saranno vessillo di una nazione derisa e lasciata sola nel momento del bisogno, del grande cuore di questa penisola, popolata da tribù chiassose, disordinate e anarchiche; che nel momento del bisogno diventa esempio brillante di unità e voglia di farcela. Quindi, in questo turbinio di emozioni disordinate, nella notizia bella di due giovani che c'è la fanno, si rinnova quella speranza che gli antichi romani ritrovavano nel culto della dea Spes. Una divinità che personificava spesso la speranza per il buon raccolto, o per la nascita e la crescita dei bambini. Continuerete a correre, nonostante un destino cinico e baro, nonostante gli avvoltoi mangia carcasse che per un like o una copia in più, si sono buttati come sciacalli affamati sulla vostra bellissima storia d'amore e di corsa.